Cera d’Api

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Prodotto apistico per eccellenza, oltre al miele e alla propoli, la cera d’api è utilizzata dalle api per costruire le strutture interne dell’alveare (favo) dove viene poi immagazzinato il miele.

L’uso della cera d’api risale già agli antichi egizi che erano soliti utilizzarla nei processi di mummificazione e nella produzione delle navi, e successivamente ai romani che la impiegavano per proteggere i dipinti dall’acqua e dall’umidità.

Uso della Cera d’Api

Nel settore cosmetico, la cera d’api è impiegata per le sue potenzialità idrorepellenti e protettive della pelle, emollienti e la sua capacità di formare emulsioni molto stabili, viscosizzanti (per conferire maggiore stabilità alle preparazioni cosmetiche).

Anche in campo alimentare la cera d’api viene utilizzata per rivestire formaggi o come additivo alimentare (contraddistinta dalla sigla E901) ad azione lucidante.

In ambito farmacologico, invece, la cera di api viene utilizzata in virtù delle sue proprietà antidolorifiche, antinfiammatorie ed espettoranti.

Altri impieghi artigianali della cera d’api sono: candele e saponi, prodotti per la lucidatura di mobili e scarpe, tavoli da biliardo, cera per baffi.

Al giorno d’oggi si stima che le maggiori destinazioni di uso della cera d’api siano:

  • cosmetici 25-30%,
  • prodotti farmaceutici 25-30%,
  • candele 20%,
  • altri usi 10-20%.

Inoltre la stragrande maggioranza della cera d’api viene riciclata e reimmessa nel settore sotto forma di fogli cerei.

Provenienza e Adulterazione

Consapevoli del fatto che il luogo di provenienza e l’adulterazione della materia prima rappresentano punti critici per questo tipo di prodotto, Carlo Sessa ha accuratamente individuato e selezionato canali di fornitura in grado di garantire il più elevato standard alla sua clientela.

Grazie a questo processo di selezione siamo in grado di offrire una cera d’api dalla provenienza autenticata (Spagna) nonché accompagnata da dati di laboratorio che escludono tassativamente l’adulterazione.

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